.Novecento
Movimento artistico
costituito a Milano nel 1922 intorno al gruppo dei Sette Pittori del Novecento:
A. Bucci, L. Dudreville, A. Funi, E. Malerba, P. Marussig, U. Oppi, M. Sironi
riuniti alla galleria Pesaro dalla critica Margherita Sarfatti.
II gruppo si trasformò
ufficialmente in movimento, il Novecento Italiano in occasione di due mostre al Palazzo
della Permanente di Milano (1926 e 1929), cui parteciparono i maggiori pittori e scultori,
spesso di tendenze opposte, operanti in Italia.
Nonostante la volontà di
darsi un'identità critica unitaria, il movimento corrispondeva più a un certo clima
culturale che a un orientamento estetico preciso: più che proporre una teoria stilistica
ben articolata, esso incitò a trattare determinati soggetti (ritratto, natura morta e
paesaggio).
Il recupero della
tradizione figurativa del primitivismo giottiano e del Rinascimento italiano contro gli
eccessi delle avanguardie era finalizzato al controllo della forma e del volume
all'interno di composizioni perfettamente equilibrate e raffinatissime (già presente in
Valori Plastici e nella pittura metafisica di De Chirico e Carrà). Il tutto in nome di un
classicismo dai contorni piuttosto imprecisi.
Intorno al 1930, le
implicazioni ideologiche del "ritorno all'ordine" e di una mal definita
"italianità", parole d'ordine che ben si adattavano alla politica culturale del
regime, favorirono una svolta fascista che determino polemiche e scissioni all'interno del
gruppo.
Novecento si manifestò
anche nella letteratura (Bontempelli) e nell'architettura (G. Muzio, P. Portaluppi, G.
Ponti).
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