NOTA D’AUTORE
Spesso mi reco alla foce del fiume
Verdura, in territorio di Ribera, ad ammirare l’abbraccio tra il fiume e
il mare.
Da anni sognavo di realizzare quest’ opera, senza mai trovare il supporto
tecnico adatto. Improvvisamente, eccolo. Era come l’avevo sognato!
L’opera è una struttura realizzata su una radica di ulivo, che fa pensare
al campo di ulivi, l’orto di Getsemani, dove Gesù andava a pregare, prima
di essere portato via dai soldati. È la riflessione, ma è anche simbolo di
riconciliazione, di pace, pace con gli altri, ma anche con se stessi.
Il libro è la Bibbia. Nel Vangelo secondo Giovanni si legge:
“Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra contro
di lei”.
La frase, riportata nell’opera artistica, è scritta con
succo di chicchi di melograno.
Il melograno, oltre ad essere segno di buon augurio, era nella simbologia
ebraica, simbolo di onestà e correttezza, dato che secondo gli Ebrei, il
suo frutto conterrebbe 613 semi, che come altrettante perle sono le 613
prescrizioni scritte nella torah (una parte della Bibbia), (365
divieti e 248 obblighi), osservando le quali si ha certezza di tenere un
comportamento saggio ed equo.
La pietra di tufo, che esce con forza dalla Bibbia, sta a significare che
non è stata scagliata contro qualcuno, bensì è rimasta dentro, in questo
caso, dentro di noi peccatori.
Fa pensare alla pesantezza che hanno i peccati sulla nostra coscienza. Si
dice sempre: “Pesano come macigni”, oppure, “Mi sento un peso sulla
coscienza”.
E poi è in linea col mio costante impegno: ricerca ed esaltazione di ciò
che offre la natura stessa.
Così è nata l’idea di creare un simbolo in grado di lanciare un messaggio,
soprattutto ai giovani, che spesso dimenticano i valori essenziali della
vita.
L’opera è “IL
PECCATO”.
Le stesse emozioni e suggestioni,
presenti nel lavoro artistico, ho cercato di evidenziarle nella poesia:
“LU PICCATU”. Spero che opera e lirica rappresentino insieme un momento di
riflessione per tutti.
2010 Giuseppe
Cardella |